lunedì 30 settembre 2013

TradingBancoposta

Come consuetudine appena lo giornata borsistica è movimentata il servizio di trading on line di BancoPosta va in crisi e si blocca .....

lunedì 5 agosto 2013

Banche italiane: boom degli acquisti di titoli di Stato, +88,5% nell´ultimo anno e mezzo

Finanzaonline.com - 5.8.13/09:27

"Boom di acquisti di titoli di Stato da parte delle banche italiane che nell´ultimo anno e mezzo. Gli istituti creditizi del nostro Paese hanno reagito alla crisi hanno reagito alla crisi stringendo i cordoni del credito e riversando l´abbondante liquidità a basso costo arrivata dalla Bce nell´investimento in Bot e Btp . Parallelamente aumentano le sofferenze bancarie che superano i 104 miliardi di euro"
........ già e lo spread scende mentre l'Italia con le sue banche rotolano sempre più rapidamente verso il fallimento; sono le magie dei mercati finanziari (quelli che Leman Broters è fallita ! Ma dai non ce lo aspettavamo ....) che non si interpretano, al massimo si seguono.

Per i piccoli risparmiatori è importante essere coscienti che le borse, soprattutto quelle scarsamente significative come Milano, sono mosse da fattori che con la realtà osservabile hanno poca relazione; E' giusto cavalcarle in momenti di "euforia guidata" come quello che stiamo vivendo, ma le operazioni vanno seguite con attenzione e ci si deve dare degli obbiettivi di guadagno e di massima perdita da rispettare in modo ferreo.

giovedì 18 luglio 2013

Tornano i soldi facili? Intanto Milano festeggia

Dall'accomodamento Fed all'ampliamento dei collaterali da parte della Bce: tornano i soldi facili ovunque. Intanto però, in Italia il rischio di crisi si aggrava con il governo Letta che s'impegna a risolvere Imu, Iva ed esodati per fine agosto. Troppo anche per i più ottimisti.
A spingere al rialzo sono principalmente, già da stamattina, le parole di Bernanke che ormai non perde occasione per confortare i mercati su quel tapering che tanto aveva spaventato e che adesso resta solo un brutto ricordo.
In Europa protagonista è ancora la Bce, l’unica che può garantire una minima stabilità del mercato del vecchio Continente sfruttando (se non abusando) della sua credibilità. La volontà ddi Draghi sarebbe quella di allentare i requisiti per quei collaterali usabili a garanzia (estremizzando il concetto) per le richieste di liquidità della Banca Centrale: nello specifico verranno accettati tra i titoli anche quelli a doppia A invece quelli a tripla A. I altre parole si abbassano i livelli per riuscire ad accedere al credito facile (per le banche) proprio mentre gli istituti alzano sempre di più i livelli d’entrata al credito per i comuni mortali.
Ad ogni modo, a Piazza Affari, si svela il “fenomeno” Fonsai che, liberata dal giogo malefico del sistema Ligresti, vola a 2,65% (dato delle 17,19) con tutto il comparto bancario in generale che approfitterà delle decisioni della Banca centrale europea.
Un rialzo, quello di Piazza Affari che stride in maniera ampia con il quadro politico sempre più fosco. Agosto di fuoco per l’esecutivo che dovrà organizzarsi entro settembre su Imu e Iva. Come se ciò non bastasse si avranno anche i problemi per quanto riguarda gli esodati e alla vista di questa serie di impegni estremamente difficili, le buone intenzioni del governo letta e cioè fornire regole chiare e risposte alla popolazione entro il 31 agosto sembrano sempre più delle parole dettate nemmeno più dal un cieco ottimismo, quanto da un forte senso utopico. Comunque sia Napolitano ammonisce: se il governo cadrà le conseguenze saranno irrecuperabili. E data la situazione dei conti italiani (Bankitalia ha previsto per il 2013 un calo dell‘1,9% del Pil e una disoccupazione al 13%) si sta giocando sulla lama di un coltello. Ma Piazza Affari non se ne accorge e chiude a 2,28%

martedì 16 luglio 2013

FTSEMIB 16 luglio 2013

Oggi l'indice della borsa di Milano dimostra doti di equilibrismo notevoli, nonostante la valanga di notizie economiche negative per l'Italia la borsa dimostra buona reattività recuperando le perdite della mattinata e nel pomeriggio fluttua intorno alla parità aspettando un segnale dagli USA.
Lo sforzo per non crollare sotto il peso della realtà è encomiabile, ma sino a quando i nostri eroi reggeranno il gioco ?

lunedì 17 giugno 2013

Mercato del pesce 17 giugno 2013

La prima ora di contrattazioni borsistiche odierne  a Milano illustra in modo esemplare i motivi per i quali le persone "normali" evitano l'investimento azionario, vediamo i fatti:

Nel fine settimana SAIPEM, importante società quotata a Milano e controllata da ENI ha annunciato, per la seconda volta nel 2013, un improvviso peggioramento dell'andamento economico e la previsione di una perdita per l'anno in corso. In sostanza hanno dovuto ammettere di aver raccontato balle al mercato !

Alla riapertura del mercato ovviamente si prevedevano forti vendite sia su SAIPEM che su ENI e dato il loro peso sull'indice FTSEMIB era probabile un andamento negativo.

Cosa è successo ?

L'indice ha aperto in sostanziale parità, ma dopo pochi minuti sono arrivate vendite violente che hanno portato l'indice FTSEMIB sotto il livello dei 16.000, poi improvvisamente, senza motivazione è iniziata una rapidissima risalita che ha riportato l'indice in parità.

Ovviamente queste cose accadono spesso, soprattutto nelle borse marginali come quella di Milano, quindi nessuno stupore
Chi investe a Milano deve avere la consapevolezza che operazioni del genere sono pianificate a tavolino dai trader delle banche d'investimento che muovono il mercato per lucrare con i derivati  e si ripetono periodicamente anche su intervalli temporali più lunghi.

domenica 9 giugno 2013

Finanziare un centro educativo per minori

Il sito Terzovalore, iniziativa che ho descritto in questo post, propone per il mese di giugno il finanziamento dell’associazione Centro Mondialità Sviluppo Reciproco (www.cmsr.org) per la realizzazione di un centro educativo per bambini in Tanzania.
In CMSr troverete la descrizione completa del progetto; il contributo non è a fondo perso (anche se le donazioni sono benvenute !)  ma verrà restituito man mano che il progetto si concretizza con un piccolo interesse che stabilirete voi.

giovedì 30 maggio 2013

FTSEMIB dei miracoli

Anche oggi in apertura l'indice della borsa di Milano sovraperforma le altre borse Europee e mondiali, la scusa più accreditata riguarda l'uscita dalla procedura UE per deficit eccessivo, come se adesso lo stato Italiano avesse licenza di spendere senza curarsi del debito che veleggia verso il 140% del PIL .....

In realtà la bolla speculativa sulle azioni mondiali, e quelle Italiane non fanno eccezione, sta per sgonfiarsi violentemente ma gli operatori professionali hanno il problema di come liberarsi delle azioni e realizzare i guadagni prima che accada l'inevitabile; non è un caso che da alcune settimane si leggano report di "esperti" finanziari che consigliano al pubblico di acquistare azioni non curandosi del fatto che in moltissimi casi siano ai massimi storici.
Tutti gli strumenti finanziari sono a prezzi elevatissimi, al momento non ci sono buoni affari nel modo finanziario, occhi e orecchi ben aperti !!

venerdì 24 maggio 2013

Dopo la tempesta torna il sereno ??

Dopo settimane di rialzi miracolosi e bassa volatilità ieri su molti mercati azionari si sono visti sostanziosi ribassi ed il ritorno del nervosismo, tutto sommato le borse Americane hanno retto mentre Europa e Giappone hanno sofferto.
L'elemento scatenante pare siano state le parole del presidente della FED, ma nella realtà l'innesco è in Giappone dove la dissenata politica monetaria sta causando un brusca impennata dei rendimenti obbligazionari (il decennale è raddoppiato in una mese) che, in un paese con il trapporto debito/PIL oltre il 200% non è effetto desiderabile.
Per molti operatori di mercato è stata l'occasione per prendere profitto dopo il rally che prosegue da inizio 2013 ma l'impressione è che la correzione avrà vita breve, con la tendenza di fondo ancora saldamente rialzista e lo strabismo di mercato che porta a dar peso solo ai dati positivi, trascurando quelli negativi.
Con la liquidità delle banche centrali il mondo finanziario stà facendo affari d'oro che gonfiano commissioni e bonus, è difficile che scelgano di rinunciarvi se non costretti.

mercoledì 22 maggio 2013

Bernanke non convince i mercati asiatici. Tornano forti tensioni su bond e azioni.

Dal Sole24Ore del 23 maggio 2013  – Tornano forti tensioni sui mercati finanziari internazionali e il Giappone guida un sell-off di titoli obbligazionari e un netto ripiegamento delle Borse asiatiche. Dopo che il numero uno della Federal Reserve Ben Bernanke ha lasciato intravedere una prossima riduzione degli stimoli monetari negli Usa, è arrivato oggi il primo vero segnale di problematicità legato alle politiche ultra-espansive della Banca del Giappone (BoJ): i tassi sui decennali giapponesi sono balzati oltre l'1% per la prima volta dall'aprile 2012, all'indomani della mera conferma da parte della BoJ della rischiosa strategia introdotta il 4 aprile scorso (quando il tasso sul decennale era allo 0,55%), che prevede sia il conseguimento di un tasso di inflazione del 2% sia un appiattimento dei tassi a lungo termine attraverso il raddoppio in due anni della base monetaria. L'indice Nikkei della Borsa ha iniziato in forte rialzo di circa il 2% sull'onda di un dollaro salito oltre quota 103 sullo yen (ai massimi da 4 anni e 7 mesi) ma poi è andato in picchiata fin del -4,5% di fronte agli strappi sul mercato obbligazionario.
Il mercato del Jgb (Japan Government Bond), già sotto pressioni rialziste sui tassi, si è rivelato sensibile a fattori esterni come i movimenti sul titoli di Stato Usa (con il rialzo dei tassi americani) sia a fattori "interni" come le parole o i silenzi della BoJ, e ha guidato un sell-off di bond su scala globale.
Per limitare i danni, la banca centrale ha parlato oggi, annunciando a tambur battente un'operazione di fund-supplying da 2mila miliardi di yen per fornire prestiti a breve termine a tasso fisso alle istituzioni finanziarie al fine di calmare "l'aumento irragionevole della volatilità sui tassi a lungo termine". Inoltre il portavoce del governo Yoshihide Suga è intervenuto per dichiarare che "la BoJ saprà agire in modo appropriato per far fronte al rialzo dei tassi".Vari esperti ritengono che la BoJ non riuscirà a fermare l'aumento dei tassi a lungo specie se la Fed tirerà il freno, mentre in un contesto di così alta volatilità il trading sui bond diventa molto rischioso e le banche cercano di limitarlo.
Le pressioni al rialzo sui tassi giapponesi stanno cominciando ad avere conseguenze internazionali, perché hanno indotto gli investitori istituzionali nipponici a sospendere l'acquisto di bond (e titoli azionari) esteri la scorsa settimana, dopo tre ottave di acquisti netti: hanno venduto obbligazioni straniere (su base netta) per 808,4 miliardi di yen (e azioni estere per 136,9 miliardi di yen). Non si stanno davvero materializzando, dunque, gli attesi forti acquisti di titoli del debito sovrano estero da parte di banche e assicuratori giapponesi che erano stato anticipati dagli investitori occidentali contribuendo a schiacciare nelle ultime settimane i tassi anche sul debito dei Paesi europei. Per contro, gli investitori non giapponesi hanno continuato la settimana scorsa a essere compratori netti di azioni sul mercato di Tokyo (per 716 miliardi di yen).

lunedì 20 maggio 2013

Banca Etica, nuovo conto online

Anche la Banca Popolare Etica si affaccia al canale di vendita online, in occasione del lancio del nuovo sito Internet offre la possibilità di aprire un conto senza passare dalla filiale o promotore.
Il prodotto è tagliato su misura degli utilizzatori di Internet ed offre la normale operatività bancaria a fronte di un canone mensile di 3 euro; il costo non è certo competitivo ma chi diventa cliente Banca Etica normalmente compie una scelta di campo ma non è a caccia di risparmio o alti interessi sui depositi.

giovedì 16 maggio 2013

Mercati azionari del 16 maggio

Anche stamattina i mercati sono impostati nella difesa ad oltranza dei recenti record, l'apertura è leggermente negativa in Europa ma come accade ormai da mesi gli ordini in acquisto sono ben posizionati sul book ed impediscono qualsiasi discesa significativa degl'indici.

Per il piccolo investitore è un mercato da evitare come la peste in quanto gonfiato all'inverosimile, d'altra parte se ci si è persi un rally che in America dura dal 2009 ed in Europa da oltre un anno perchè entrare ora ??
Gli "investitori professionali" utilizzano il denaro ottenuto in prestito gratuitamente dalle banche centrali per gonfiare i prezzi delle azioni ma, finora, i lauti guadagni sono virtuali, per concretizzarli devono trovare i polli che acquistano con denaro vero i titoli cha hanno in portafoglio.

mercoledì 15 maggio 2013

Lasciate ogni speranza o voi che entrate .....


Interessante il grafico della prima ora di contrattazione alla borsa di Milanooggi, il mercato è ormai in preda all'isteria da trading automatico !!!! Grafico perFTSE MIB (FTSEMIB.MI)






sabato 11 maggio 2013

Google crede nel peer-to-peer lending

Google entra in Lending Club, il leader del peer-to-peer lending, con un investimento di 125 milioni di dollari e una valutazione del valore di Lending Club di 1,55 miliardi di dollari … qualcosa vorrà dire sulle potenzialità del  canale di credito alternativo alle banche rappresentato in Italia da Smartika e Prestiamoci.
Dal Wall Street Journal e Forbes

martedì 7 maggio 2013

L'euforia domina i mercati

Anche oggi la borsa italiana si lascia andare all'ebrezza indotta dalla liquidità gratuita fornita dalle banche centrali e, nonostante i drammatici numeri dell'economia reale, segna l'ennesimo rialzo sfondando quota psicologica dei 17.000 punti che, se mantenuta in chiusura, potrebbe aprire interessanti scenari.

sabato 27 aprile 2013

Moody's conferma il rating Italiano, per ora ....

Ma l'outlokk è negativo Lo stallo politico può pesare anche sulla fiducia degli investitori, con il rischio di costringere il governo a cercare l'aiuto dell'Europa tramite l'Esm, il fondo salva Stati, e "potenzialmente la Bce". Un'ipotesi, quest'ultima, "complicata" dalle difficoltà politiche perché ogni appoggio esterno "richiederebbe inevitabilmente un impegno credibile del governo a ulteriori riforme".

L'analisi di Moody's dipinge un quadro severo per l'economia italiana, con una recessione più profonda delle attese. L'agenzia di rating rivede infatti al ribasso le stime di crescita del prodotto interno lordo (Pil) 2013 che dovrebbe contrarsi dell'1,8% rispetto all'1% precedentemente stimato. Una previsione peggiore anche a quella del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), che ha stimato per l'Italia un calo del Pil dell'1,5%. La crescita - secondo Moody's - tornerà solo nel 2014, quando il Pil salirà di un modesto 0,2%.

L'outlook negativo riflette "l'elevato rischio che l'Italia possa perdere la fiducia degli investitori e l'accesso ai mercati privati del debito in seguito allo stallo politico e all'incertezza sulla futura direzione politica, così come al rischio contagio" dagli altri paesi della periferia dell'area euro. A complicare il quadro, è anche la debolezza del sistema bancario e il credito "limitato e costoso" per le piccole e medie imprese, "motore di crescita dell'economia italiana".

Moody's, comunque, conferma il rating grazie all'avanzo primario che aumenta le possibilità di un debito sostenibile nonostante le aspettative di una crescita bassa nel medio termine. Ma anche per la "resistenza dell'economia, sostenuta da un relativamente basso indebitamento del settore privato e la probabilità di un appoggio finanziario, se necessario, dall' area euro visti progressi degli ultimi anni in termini di risanamento e l'importanza sistemica dell'Italia per l'area euro".

venerdì 26 aprile 2013

Borsa Italiana del 26 aprile

L'indice principale della borsa Italiana galoppa da una settimana con un performance cumulata che supera il +6% ed una forza relativa notevole. Come accade da molti mesi il rialzo non è legato a dati economici o di profitto in miglioramento ma si lega ad attese politiche.

La spinta settimanale viene dalle speranze connesse alla rielezione di Napolitano come PdR e, sotteso, probabile accordo per un governo di larghe intese e dalla "sensazione" che la BCE nel prossimo meeting mensile annuncia manovre straordinarie di politica monetaria.

Considerando che sia un governo precario in Italia, non basato sul consenso sociale, che eventuale nuova liquidità della BCE  non sono in grado di migliorare rapidamente i dati dell'economia reale ben si comprende come il mercato sia mosso da attese speculative di un generico "miglioramento delle prospettive"; aria fritta buona per il trading orario dei sistemi automatizzati, non certo per investitori a caccia di valore.


giovedì 25 aprile 2013

Incredibile: le azioni entrano nei portafogli delle banche centrali.

L'economia arranca e il panorama politico, quantomeno in Italia, non fornisce certezze e garanzie di rapidità e incisività d'intervento. Eppure, da giorni si assiste a un rialzo dei mercati azionari e ad una distensione dello spread. Come giustificare questo andamento? Come noto, le politiche di sostegno all'economia adottate da tempo da importanti Banche centrali quali la Fed negli Usa, la BoE nel Regno Unito e la nipponica BoJ hanno fornito liquidità ai mercati, creando una situazione di 'scollamento' rispetto alle dinamiche strettamente economiche. Ma ora  sono gli stessi governatori, in cerca di rendimenti per mettere a frutto le riserve di cui dispongono, a puntare sulle azioni.
Da un sondaggio condotto su 60 banchieri centrali, emerge infatti che il 23% ha investito in azioni o pianifica questa tipologia di impiego della liquidità.

Normalmente, i banchieri centrali investono in obbligazioni ad altissimo rating, facilmente liquidabili in caso di necessità. Ma questa montagna di soldi, nel momento in cui i bond rischiano di rendere meno dell'inflazione, perderebbe rapidamente valore se non si rischiasse qualche investimento più redditizio. Ad esempio, a fronte di un'inflazione europea dell'1,7% l'indice redatto da BofA che traccia il rendimento offerto dal debito sovrano indica un livello dell'1,3% circa. Paradossalmente, sono stati proprio i programmi delle Banche centrali a portare i rendimenti dei bond così in basso. Tornando ai 60 governatori del sondaggio, proprio i bassi rendimenti delle obbligazioni hanno convinto la metà di questi ad assumere maggiori rischi. Quattordici di loro hanno già investito in azioni o lo suggeriscono nell'arco del prossimo quinquennio.

Date le masse di denaro che muovono le banche centrali diventa comprensibile in rally prolungato delle azioni che si contrappone ad un'economia reale fiacca o in profonda recessione; si stanno gettando le basi della prossima, devastante, bolla speculativa ?

Spread sui BTP decennati stabile, rendimento al 4%

Poco variato nelle prime battute della seduta del 25 aprile  il differenziale di rendimento tra Btp e Bund a dieci anni, che si attesta a 276 punti base dai 277 del finale di seduta di ieri.
Mercoledì il differenziale si era stretto fino a 265 punti base, minimo dal 14 febbraio.
In lieve discesa il tasso del decennale italiano, che si porta al 3,999% dal 4,011% della chiusura di ieri, e si tiene vicino al minimo da circa due anni e mezzo.

lunedì 22 aprile 2013

Lavorare in Germania: cosa fare e quali documenti sono necessari

I giovani italiani che fanno le valigie dopo la laurea sono sempre di più. Secondo i dati dell’Anagrafe della popolazione italiana residente all’estero nel 2012 sono stati ben 78.941 i cittadini italiani che hanno deciso di trasferirsi all’estero. C’è un dato che spicca, quello degli emigranti della fascia d’età 20-40 anni, aumentati dal 2011 al 2012 del 28,3%.

La metà più ambita è stata la Germania che ha accolto 10.520 italiani. Una scelta importante, frutto di un contesto, quello italiano, che sembra chiudere le porte in faccia tanto ai giovani talenti, quanto a chi desidera un lavoro normale. Gli elevati standard lavorativi, la solidità del welfare, la consistenza degli stipendi e le tasse relativamente contenute costituiscono per i giovani disoccupati italiani un richiamo importante, qualsiasi sia la loro formazione.

Per un italiano che voglia andare in Germania non è necessario un permesso di lavoro, ma è sufficiente adempiere ad alcune incombenze burocratiche:

1) Anmeldung e A.I.R.E. Una volta giunti in Germania occorre recarsi al più vicino Burger Service, il corrispettivo tedesco del nostro ufficio circoscrizionale, e farsi consegnare l’Anmeldung, il certificato che attesta il nuovo domicilio. Chi ha intenzione di restare in Germania a tempo indeterminato  può iscriversi all’A.I.R.E. per comunicare il cambio di residenza ufficiale. Per dimostrare che si abita in Germania occorre portare con sé il contratto d’affitto.

2) Steueridintetifikationsnummer. Una volta regolarizzata la propria posizione, si ottiene il Steueridintetifikationsnummer, equivalente del nostro codice fiscale. Con questi documenti è già possibile essere regolarmente assunti.

3) Previdenza e copertura sanitaria. Dopo avere ottenuto questi documenti il passo successivo prevede di mettersi in regola con la previdenza sociale e con la copertura sanitaria. Occorre recarsi in un ufficio fiscale (Finanzamt) con Anmeldung e Steueridintetifikationsnummer e compilare un modulo la cui compilazione definisce la fascia fiscale in cui occorre essere inseriti. Dopo pochi giorni si riceve, via posta, la tessera per la previdenza sociale e un codice di identificazione per ricevere i contributi tedeschi.

Un percorso tutto sommato semplice in confronto ai labirintici e kafkiani iter di casa nostra. Ma non è soltanto la snellezza della burocrazia tedesca a invogliare a partire. Innanzitutto c’è un’economia sana, capace di premiare i giovani con retribuzioni e contratti coerenti con formazione, titoli di studio e background professionale, secondariamente un trend occupazionale in crescita che nell’ultimo trimestre del 2012 ha fatto registrare 35mila disoccupati in meno.

Last but not least, gli stipendi. Un chimico fresco di laurea assunto in un’azienda tedesca comincia con uno stipendio che arriva a 48mila euro lordi l’anno, stesso discorso per gli ingegneri qualificati che possono arrivare a guadagnare oltre 63mila euro annui. Nel settore dell’Information Technology si passa dai 67mila euro lordi annui di un project manager ai 110mila di un responsabile dello sviluppo.

E le tasse? Fino a ottomila euro è prevista un’esenzione, inoltre, vi sono alcune deduzioni legate ai premi assicurativi, alle donazioni e alle spese sostenute per la formazione professionale e il mantenimento dei coniugi. Il sistema fiscale ha una particolare struttura a tre livelli: accanto alle tasse federali, ci sono quelle regionali e comunali.

Per quanto riguarda le aziende: 1) le imprese che risiedono in Germania pagano le tasse sui redditi prodotti ovunque; 2) le imprese non residenti pagano le tasse solamente per i redditi prodotti in Germania.

L’IVA (che ha attualmente un’aliquota al 19%) si applica su tutte le movimentazioni di merci e servizi, ma vi sono alcuni servizi, per esempio quelli finanziari e sanitari, che ne sono esenti.

mercoledì 10 aprile 2013

Rendimento Bot 12 mesi cala in asta di oltre 35 centesimi

MILANO 10 aprile 2013 (Reuters) - Il Tesoro italiano ha collocato tutti gli 11 miliardi offerti per i due titoli a brevissimo - a tre e 12 mesi - in asta stamane, in occasione della quale è risultato un rendimento sulla scadenza annuale in calo di oltre 35 centesimi rispetto all'asta del mese scorso.
Nel dettaglio, il ministero dell'Economia ha assegnato 8 miliardi di Bot 12 aprile 2014 al rendimento di 0,922%, in calo dall'1,280% dell'asta di metà marzo, portandosi al livello più più basso da gennaio scorso (0,864%). Il rapporto di copertura si è portato a 1,64 dal precedente 1,50.
Il Tesoro ha inoltre collocato tutti i 3 miliardi di Bot trimestrali offerti, a un rendimento dello 0,243% con un rapporto di copertura pari a 1,9.
L'ultima volta che il Tesoro aveva proposto agli investiori la scadenza trimestrale, ovvero lo scorso ottobre, aveva pagato un tasso dello 0,765%, mentre la domanda era risultata 2,79 volte superiore all'importo assegnato.
In scadenza ci sono 8,8 miliardi di titoli a brevissimo.

domenica 7 aprile 2013

mercoledì 3 aprile 2013

Btp Italia o Btp a tasso fisso, quale investimento conviene?

A  breve il ministero del tesoro emetterà in asta una nuova emissione di BTP Italia, i titoli legati all'inflazione che buon successo di pubblico  hanno  riscosso nel 2012, di seguto si analizza la convenienza di questo tipo di titoli di stato ..
Btp Italia o Btp a tasso fisso, quale investimento conviene?

La danza dei mercati

Nonostante un'economia in recessione o stagnante in buona parte dei paesi "sviluppati" ed in rallentamento in quelli "in via di sviluppo", moltissimi listini mondiali sono in fortissima crescita da anni e si trovano sui massimi storici o di periodo. Lo scollamento tra la realtà economia e quella finanziaria è a livelli che non si osservavano da decenni grazie ad un esperimento che le banche centrali hanno messo in atto fornendo liquidità, a costi irrisori e senza garanzie,  illimitata in maniera simultanea alle banche commerciali.
Nelle intenzioni iniziali la liquidità doveva essere indirizzata verso le attività produttive e le famiglie ma l'analisi dei flussi ha evidenziato che invece all'economia reale sono finite briciole, il resto è andato a gonfiare le quotazioni azionarie ed obbligazionarie ed a sostenere gli utili bancari.


I listini azionari Americani, ai massimi storici insieme, ben rappresentano questa situazione patologica e la difficoltà di trovare una via d'uscita.
Nonostante il deficit fiscale ed il debito USA siano fuori controllo la FED acquista titoli del debito a piene mani, mantenendone i tassi bassi e rendendo conveniente acquistare azioni; il problema è che non hanno idea di come uscire da questo circolo viziosio di "droga monetaria" senza far crollare tutto ....

L'Europa, pur mostrando numeri di bilancio migliori, è afflitta dalla recessione e dalla debolezza di alcuni grandi pesi membri e resta a galla solo grazie al sostegno monetario garantito (in palese violazione dei trattati costitutivi) dalla BCE.

Da ultimo si è aggiunto il Giappone, che è arrivato al punto di sostituire il direttore della banca centrale per averne uno che garantisca tutta la liquidità che il governo desidera.

In sostanza i mercati danzano da mesi sull'orlo del burrone evitando di cadere grazie alle melodie suadenti delle banche centrali; è una situazione che fa comodo a molti anche se ai cittadini non porta benefici tangibili pur caricandoli di enormi oneri futuri, ma un numero sempre più alto di gufi ed avvoltoi si aggira nei cieli ed attendono solo il momento in cui la musica si interromperà.


lunedì 1 aprile 2013

Le grandi banche Italiane sono una buona scommessa ?

Posto che la variabile politica, sia in chiave Italiana che Europea, sarà la determinante della direzionalità dei mercati nelle prossime settimane, possiamo tentare di capire se le due princiapali banche Italiane possono essere guardate come un buon investimento per il futuro.
Secondo quanto argomentato nelle sale operative, Intesa Sanpaolo è visto come una quality stock nel settore bancario italiano. Diversi analisti ritengono infatti che il titolo ai prezzi attuali offra il miglior profilo di rischio/rendimento. A scommettere sul titolo sono gli analisti di Banca Akros che invitano ad accumulare in portafoglio Intesa Sanpaolo, pur mantenendo un atteggiamento improntato alla cautela nei confronti del settore bancario che risente ancora del debole contesto economico italiano.
A guardare con interesse ad Intesa Sanpaolo sono anche i colleghi di UBS che oggi hanno diffuso un report nel quale hanno individuato otto banche, sia europee che americane, che vantano una maggiore solidità rispetto alle altre. Tra queste troviamo anche Intesa Sanpaolo per il quale è stata confermata la raccomandazione “buy”, dal momento che il titolo viene scambiato solo 0,4 volte il valore di libro, mentre il Roe è stimato intorno al 4,5% quest’anno, quasi il doppio rispetto al 2,5% del 2012. Da segnalare anche che Intesa Sanpaolo ha un interessante dividend yield, di poco superiore al 4%.
Più cauti invece i giudizi su Unicredit a partire da quello di Kepler che proprio quest’oggi ha confermato la raccomandazione “hold” sul titolo, con un prezzo obiettivo a 4,1 euro.
A puntare sulle azioni dell’istituto di Piazza Cordusio sono i colleghi di Equita SIM che invitano all’acquisto con un prezzo obiettivo rivisto da 5,5 a 5,3 euro. Buone notizie anche da Deutsche Bank che dopo la diffusioe dei risultati 2012 di Unicredit, ha mantenuto invariato il rating “buy” sul titolo, con un fair value a 4,9 euro. La banca tedesca, in riferimento ai conti del quarto trimestre dello scorso anno, ha parlato di una debolezza maggiore del previsto per via di accantonamenti sulle perdite su credit superiore alle aspettative. Gli analisti, anche in ragione di ciò, hanno deciso di rivedere al ribasso le stime di Unicredit riferite all’anno in corso e al prossimo.

martedì 26 marzo 2013

Con l’Imu affitti più cari

L’effetto combinato dell’incremento del 60 per cento della base imponibile e delle aliquote elevate, applicate alle abitazioni in locazione, che possono variare dallo 0,76 all’1,06 per cento, comporta una rilevante lievitazione dell’ammontare dell’imposta rispetto all’Ici. La ripartizione tra locatore e locatario del maggiore onere, dipenderà dallo stato del mercato.
Man mano che i contratti in essere arriveranno a scadenza, se la domanda di alloggi sarà elevata, i proprietari recupereranno con un aumento immediato dei canoni l’aggravio dovuto all’Imu. Nel caso di domanda fiacca, in ragione del pesante onere costituito dall’imposta, molto verosimilmente i proprietari non ritireranno i loro alloggi dal mercato e si accontenteranno anche di canoni che garantiscano rendimenti molto bassi. Ma se questa situazione di mercato dovesse protrarsi nel tempo, i bassi rendimenti scoraggerebbero gli investimenti, con conseguente contrazione dell’offerta di abitazioni in affitto e aumento della tensione sui canoni. A soffrirne sarebbero soprattutto gli investimenti delle persone giuridiche, che non possono cercare di recuperare redditività applicando la cedolare secca.

domenica 24 marzo 2013

EUR Above 1.32 Or Below 1.25 In Q2?

Despite the turmoil in Cyprus, JP Morgan maintained its EUR/USD targets unchanged this month standing at 1.32 for Q2, and 1.34 for Q4 1.34.

Still, according to JPM, the downside risk to this view could probably take the EUR/USD below 1.25 if one or more of these 4 scenarios materialize: (1) Cyprus fails to agree a financing package, thus reviving talk of EMU exit; (2) Italy moves to elections again this spring due to failure to form a government; (3) Fed signals an early end to QE due to monthly payrolls gains above 200k and steady drop in unemployment rate; or (4) ECB cuts refi 50bp due to lingering recession.

The opposite upside risk to this view, according to JPM, could probably take the EUR/USD above 1.32 if one or more of these 3 scenarios materialize: (1) next Italian government announces a detailed reform agenda within the first 100 days; (2) Euro area PMIs composite reaches 52 this spring, signaling a robust upturn; (3) weekly LTRO repayments proceed quickly enough to imply less than 200bn of excess liquidity by year reducing extraordinary liquidity.

JPM also listed the following as potential trigger events: Cyprus negotiations with troika this month; Italian parliamentary negotiations; ECB meetings on Apr 4, May 2 & Jun 6; FOMC meetings on May 1, Jun 19.

sabato 23 marzo 2013

Poste Italiane: il libretto "Smart"

Per il 2013 il Tasso di interesse è del 3,00% lordo rispetto al misero 1,00% lordo su tutti gli altri libretti di risparmio di Poste Italiane.
Per poter usufruire di questo generoso tasso di interesse, riservato sia ai nuovi clienti delle Poste sia ai titolari di un libretto postale ordinario è necessario:
  • richiedere la Carta Libretto Postale (se non la si possiede già) ed attivarla entro 60 giorni dalla sottoscrizione del Libretto Smart;
  • mantenere attivo il Libretto Smart fino al 31 dicembre 2013;
  • versare mensilmente almeno 300 euro (contanti, assegno bancario o circolare) dal mese successivo a quello di adesione dell'offerta oppure
  • mantenere il saldo sempre maggiore del 90% di quello iniziale.
Per il rispetto del mantenimento del 90% del saldo, si considera il saldo complessivo di tutti i libretti nominativi ordinari, incluso il libretto nominativo Smart, con la stessa intestazione o co-intestazione.
Importante: il Libretto Nominativo Smart non paga l'imposta di bollo per saldi inferiori a 5.000 euro.
Il servizio Risparmio Postale Online (RPOL) è disponibile soltanto per i titolari di un Libretto Smart e consente di consultare il saldo e la lista movimenti online
Il Libretto Smart è riservato alle sole persone maggiorenni e ciascun soggetto potrà possedere un solo Libretto Smart con medesima intestazione.
Ai Librettisti che non avranno rispettato i requisiti indicati verrà riconosciuto il tasso base del Libretto Smart, pari all'1,00% annuo lordo.

Cipro, si a ristrutturazione banche e fondo solidarietà

Il Parlamento cipriota ha approvato tre leggi mirate a garantire al Paese il prestito di salvataggio della UE ed evitare la bancarotta. Si tratta dei provvedimenti che riguardano la ristrutturazione delle banche, la creazione di un 'fondo di solidarietà' e le restrizioni sulle transazioni finanziarie in tempi di crisi. Le altre leggi necessarie per ottenere i 5,8 miliardi di euro che Cipro deve raccogliere per evitare il default saranno sottoposte al voto del Parlamento nel fine settimana. Averof Neophytou, il vicesegretario nazionale del partito Disy, la stessa formazione di centro-destra di cui fa parte il presidente Nicos Anastasiades, ha riferito che uno di questi provvedimenti prevede l'introduzione di una tassa di meno dell'1% su tutti i depositi bancari.

mercoledì 20 marzo 2013

Un precedente pericoloso che intacca la fiducia

Per "salvare" CIPRO l'Unione Europera ha chiesto ed ottenuto che una parte del denaro necessario a salvare le banche venga da un prelivo forzoso dai depositi dei correntisti privati che arriverà sino al 10% del saldo.
E' questo il destino che tocca all'Italia o, peggio, sarà la mossa che scatena il panico e mette una pietra tombale sull'Europa Unita ?
Un precedente pericoloso che intacca la fiducia - Il Sole 24 ORE.

mercoledì 13 marzo 2013

Le 10 aziende che controllano i marchi della nostra vita quotidiana










Ecco chi controlla i marchi dei prodotti che usiamo quotidianamente, è impressionante vedere che tutto fa capo a così poche società !

sabato 9 marzo 2013

Disdire Sky subito col decreto Bersani: Disdetta Sky in 5 mosse

Chi ha avuto contatti con Sky, il monopolista Italiano della tv satellitare, ne conosce la politica commerciale pittosto “aggressiva”; quando entrano in possesso di un indirizzo o di un recapito telefonico difficilmente mollano la presa.

Questo modo di operare diventa particolarmente fastidioso quando un cliente decide di recedere dai servizi. 

Considerando che da anni il cliente può recedere dai contratti a tempo indeterminato con gli operatori , esclusi i casi di promo con vincolo di durata,  pagando solo un piccolo costo di disattivazione (circa 12 euro per Sky) molti usano la clausola per liberarsi dei costosissimi contratti della Tv satellitare, ma Sky detta regole puntigliose sulle modalità di disdetta e tende ad interpretarle ampiamente a proprio favore.
Sui forum troverete innumerevoli testimonianze di persone che si sono viste RIFIUTARE le comunicazioni di disdetta per banali errori formali o che si sono visti riattivare il contratto, senza consenso, dopo telefonate informative ricevute da SKY.

Considerando la scarsa attenzione che molti mettono nell’espletare queste pratiche probabilmente non tutto è vero, ma certo è che Sky esercita una forte pressione emotiva  sul cliente  contando sul fatto che attivare contenziosi legali per contratti del valore di poche centinaia di euro non è economico per un privato.

Per tutti quelli che intendono recedere da Sky segnalo un blog che ha raccolto ed organizzato parecchio materiale sui metodi più efficaci per evitare problemi !
Disdire Sky subito col decreto Bersani: Disdetta Sky in 5 mosse.

mercoledì 6 marzo 2013

Nuovi tassi Banca Sistema

Nel panorama dei conti deposito Banca Sistema è una realta giovane che cerca di farsi largo con tassi elevati ed un allungamento delle scadenze dei vincoli (arriva fino a tre anni).
Da gennaio purtroppo si è adeguata alla tendenza generale ed ha abbassato notevolmente i tassi, ora con il deposito vincolato "SI Conto deposito" riconoscono il 3,8% per vincolo a 12 mesi ed arrivano al 4,6% per vincolo a tre anni.
Per incentivare l'apertura anche del loro conto corrente a zero spese i clinti che optano per la cobinazione conto corrente + conto deposito ottengono un rendimento extra sul denaro vincolato fino a +0,4%.
Qui trovate il link al riepilogo dell'offerta Banca Sistema.

sabato 2 marzo 2013

Rendimax ancora star dei rendimenti fra i conti deposito

RENDIMAX è il conto deposito proposto da Banca IFIS (Banca specializzata nel credito commerciale quotata a Milano) presente sul mercato da alcuni anni.

Da sempre la politica commerciale è stata favorevole al cliente con tassi più elevati del mercato, chiari e disponibili per tutti in qualsiasi momento senza essere legati a promozioni per i nuovi clienti; il trattamento è sempre stato paritario sia che si fosse nuovi clienti che clienti esistenti.

In questo momento RENDIMAX ha indubbiamente una tra le migliori offerte sul mercato dei conti deposito dato che non ha adeguato al ribasso i tassi offerti come, invece, hanno protamente fatto tutti i grandi istituti bancari.

Vediamo meglio la situazione, comparando alcune scadenze temporali.

Deposito libero senza vincolo:

RENDIMAX  ----------------->  2,0 %
CONTO ARANCIO --------->  1,2 %
CHE BANCA -----------------> 1,0 %
UNICREDIT ------------------>  no

Deposito con vincolo ad un anno:

RENDIMAX  ----------------->  4,1 % interessi trimestrali
CONTO ARANCIO --------->  2,8 % promo nuovi clienti interssi annuali
CHE BANCA ----------------->  3,0 %
UNICREDIT ------------------>  1,6 %

Le differenze sono notevoli ma è probabile che, se il mercato continuerà la stabilizzazione, anche RENDIMAX dovrà calare sensibilmente i rendimenti offerti.